Come in tante cose non conta tanto quel che si fa ma come lo si fa, e allora una ricetta, magari un po' elaborata, può essere l'occasione di sperimentarsi.
La cucina è un'arte di trasformazione: diamo per scontato di avere pentole di metallo e fuoco disponibile, ma per millenni gli esseri umani hanno mangiato cibi crudi o seccati al sole e anche una volta iniziato il controllo del fuoco non erano disponibili metalli con cui costruire pentole da metterci sopra. Il tempo dedicato alla trasformazione dei cibi era un tempo di attenzione, cautela e forte connessione che potremmo recuperare. Intanto potremmo dare importanza alla provenienza degli alimenti che utilizziamo per essere certe che non si portino dietro tracce di sofferenza degli altri animali o dell'ambiente. Poi potremmo dare un senso e un'intenzione ad ogni ingrediente. Per questa volta li suggerisco io ma sono modificabili a volontà. La ricetta è nel bel librone di Jamie Oliver "La mia cucina naturale" (TEA ed.): la meravigliosa torta Bakewell alle prugne. Prepara una pasta frolla con la tua ricetta preferita (se non ce l'hai ne puoi trovare una ottima qui) poi assicurati di avere a disposizione:
- 1 kg di prugne (per la connessione con i cicli della Terra e del Sole);
- 1/2 cucchiaino di spezie miste (per l'apertura verso l'inaspettato);
- 1 cucchiaino di farina di mais (per il calore dell'emozione);
- 50 gr di mandorle a scaglie e 280 gr di mandorle intere sgusciate (per l'amore verso il corpo femminile);
- 50 gr di farina di grano (per la solidità della Terra);
- 1 baccello di vaniglia (per la morbidezza e la mancanza di giudizio);
- 250 gr di zucchero (per la leggerezza);
- 3 uova grandi (per la capacità di contenere moltitudini).
Richiama alla mente, e possibilmente alle labbra (e non solo per assaggiare) le intenzioni ogni volta che aggiungi un ingrediente.
Foderare con la pasta frolla una tortiera di 28 cm e lasciarla in freezer per un'ora. Macinare in un mixer le mandorle intere e unirle alla farina. Frullare insieme burro, zucchero e i semi contenuti nel baccello di vaniglia, poi aggiungere le mandorle tritate con le uova e continuare a frullare fino ad ottenere una crema che dovrà rassodarsi in frigo per almeno mezz'ora.
Privare le prugne del nocciolo, tritarne finemente metà e farle cuocere con 50 gr di zucchero e il misto di spezie fino a che non avrà la consistenza di una marmellata, poi aggiungere la farina di mais e lasciar raffreddare. Tagliare in quarti le prugne rimaste.
Mettere in forno a 180° la teglia con la pasta frolla e lasciarla cuocere per 10 minuti dopodiché cospargerla con la marmellata di prugne e coprirla con la crema di mandorle su cui poi si appoggeranno le prugne tagliate in quarti e le mandorle in scaglie. La torta dovrà cuocere in forno per un'ora.
La cucina è un'arte di trasformazione: diamo per scontato di avere pentole di metallo e fuoco disponibile, ma per millenni gli esseri umani hanno mangiato cibi crudi o seccati al sole e anche una volta iniziato il controllo del fuoco non erano disponibili metalli con cui costruire pentole da metterci sopra. Il tempo dedicato alla trasformazione dei cibi era un tempo di attenzione, cautela e forte connessione che potremmo recuperare. Intanto potremmo dare importanza alla provenienza degli alimenti che utilizziamo per essere certe che non si portino dietro tracce di sofferenza degli altri animali o dell'ambiente. Poi potremmo dare un senso e un'intenzione ad ogni ingrediente. Per questa volta li suggerisco io ma sono modificabili a volontà. La ricetta è nel bel librone di Jamie Oliver "La mia cucina naturale" (TEA ed.): la meravigliosa torta Bakewell alle prugne. Prepara una pasta frolla con la tua ricetta preferita (se non ce l'hai ne puoi trovare una ottima qui) poi assicurati di avere a disposizione:
- 1 kg di prugne (per la connessione con i cicli della Terra e del Sole);
- 1/2 cucchiaino di spezie miste (per l'apertura verso l'inaspettato);
- 1 cucchiaino di farina di mais (per il calore dell'emozione);
- 50 gr di mandorle a scaglie e 280 gr di mandorle intere sgusciate (per l'amore verso il corpo femminile);
- 50 gr di farina di grano (per la solidità della Terra);
- 1 baccello di vaniglia (per la morbidezza e la mancanza di giudizio);
- 250 gr di zucchero (per la leggerezza);
- 3 uova grandi (per la capacità di contenere moltitudini).
Richiama alla mente, e possibilmente alle labbra (e non solo per assaggiare) le intenzioni ogni volta che aggiungi un ingrediente.
Foderare con la pasta frolla una tortiera di 28 cm e lasciarla in freezer per un'ora. Macinare in un mixer le mandorle intere e unirle alla farina. Frullare insieme burro, zucchero e i semi contenuti nel baccello di vaniglia, poi aggiungere le mandorle tritate con le uova e continuare a frullare fino ad ottenere una crema che dovrà rassodarsi in frigo per almeno mezz'ora.
Privare le prugne del nocciolo, tritarne finemente metà e farle cuocere con 50 gr di zucchero e il misto di spezie fino a che non avrà la consistenza di una marmellata, poi aggiungere la farina di mais e lasciar raffreddare. Tagliare in quarti le prugne rimaste.
Mettere in forno a 180° la teglia con la pasta frolla e lasciarla cuocere per 10 minuti dopodiché cospargerla con la marmellata di prugne e coprirla con la crema di mandorle su cui poi si appoggeranno le prugne tagliate in quarti e le mandorle in scaglie. La torta dovrà cuocere in forno per un'ora.